Giochi di imitazione: via libera alla fantasia!

Giochi di imitazione: via libera alla fantasia!

Chi non ha mai sognato di essere un supereroe pronto a salvare il mondo, una principessa imprigionata in un bellissimo castello o, più semplicemente, di fare il lavoro di mamma e papà? I giochi di imitazione offrono l’opportunità di trasformare questi sogni in realtà, anche se solo per qualche ora.

Talvolta però accade di sottovalutarli, ritenendoli meno educativi rispetto ad altri giochi più “concreti”. Niente di più sbagliato! I giochi di imitazione sono fondamentali per lo sviluppo del bambino, vediamo insieme perché.

Giochi di imitazione: che cosa sono?

Con “giochi di imitazione” intendiamo tutti quei giochi in cui il bambino (generalmente intorno ai 3 anni) inizia ad esplorare il “mondo dei grandi”, emulandone i ruoli o inventandone di nuovi.

Tra i più classici troviamo i giochi di cucina, la valigetta del dottore e la cassetta degli attrezzi: che sia cucinare un delizioso manicaretto, curare l’orsacchiotto più amato o aiutare papà nel fai-da-te, gli accessori all’interno di questi kit vengono realizzati nella maniera più realistica possibile, proprio per dare al bambino la possibilità di identificarsi a pieno nel personaggio.

Ma questi sono solo alcuni esempi: pensiamo alle valigette beauty per farsi belle con mamma prima di uscire, ai travestimenti per impersonare il personaggio del cuore o ai playset con cui dar vita a magiche avventure di pirati, cavalieri e principesse… Insomma, nei giochi di imitazione la fantasia è davvero l’unico limite 😉

Perché li consideriamo giochi educativi a tutti gli effetti?

1. Aiutano a sviluppare la creatività

Chi sarò oggi? Un impavido moschettiere che combatte a colpi di spada o una graziosa fatina pronta a lanciare incantesimi con la sua bacchetta magica? Insomma, la parola chiave è solo una: creatività! Creare un personaggio, inventare una storia e trovare un’ambientazione (reale o meno che sia) sembrano attività scontate per noi adulti, ma per un bambino sono un grande stimolo per l’immaginazione. Queste capacità, acquisite divertendosi, saranno poi estremamente utili. Pensare in maniera creativa, flessibile e “fuori dagli schemi” sarà un aiuto enorme nell’affrontare i problemi della vita quotidiana!

2. Fanno da ponte tra il gioco e la vita reale

I giochi di imitazione sono uno dei primi strumenti che il bambino utilizza per approcciarsi alla realtà degli adulti. Quando interpreta, per esempio, il genitore, la maestra o lo chef, sta esplorando le attività e le responsabilità quotidiane associate a quei ruoli. Ed è proprio qui che avviene la magia: attraverso la spensieratezza del gioco, il bambino comprende più o meno inconsciamente la complessità del mondo che lo circonda. Però non temete mamma e papà, avrete ancora molto tempo per godervi il vostro piccolo😊

3. Stimolano il linguaggio e le capacità sociali

Con cosa fa rima “gioco di imitazione“? Con “interazione“! Quando i bambini (o bambini e adulti😁) si cimentano in un gioco di imitazione non si limitano a inventare uno scenario: gli danno proprio vita! Come? Tramite il mezzo più “semplice” ma anche più importante da stimolare a quest’età: il linguaggio. Infatti, anche solo dover spiegare agli altri partecipanti quale personaggio si sta ricoprendo o qual è lo “sfondo” del gioco (La scuola? Il supermercato? La giungla?) è un’occasione per sviluppare questa capacità. Ma questo non è l’unico effetto “didattico” del gioco di imitazione: nell’interagire con gli altri si affinano la collaborazione e la comprensione, aiutando il bambino a scoprire le varie sfaccettature della socializzazione.

…E perché sono così importanti?

Quando il bambino prepara la merenda al suo peluche prediletto, tagliando la frutta come fa la mamma, o quando misura la febbre alla sua bambola preferita non sta solo imitando un comportamento già visto, ma si prende cura degli altri esattamente come viene fatto con lui. Questo gli permette di entrare in empatia col prossimo e sviluppando attivamente il senso di compassione e di solidarietà.

Un altro momento significativo è quello del travestimento: assumere un’identità diversa dalla propria aiuta il bambino a sentirsi al sicuro nel rivelare emozioni o sentimenti che normalmente lo imbarazzerebbero. La cameretta è in soqquadro dopo un pomeriggio di gioco sfrenato? La colpa non è certo la sua ma di quel pirata beffardo che cercava in lungo e in largo il tesoro nascosto!

Questa parziale deresponsabilizzazione non serve soltanto a “tirarsi fuori dai guai” (anche se può essere utile 😁), ma anche a sentirsi più liberi di esprimersi: dire alla mamma che la zuppa di rane che ha preparato (che altro non è che un minestrone di verdure) proprio non è buona può non essere semplice… Però, se a dirlo è la streghetta dei boschi, forse forse, solo per oggi, si potrà cenare col gelato 😉. E anche l’autostima ne trarrà beneficio: un bambino timido, ad esempio, potrebbe sentirsi più a suo agio nel parlare in pubblico se lo fa impersonando un soggetto sicuro di sé.

Possiamo dire, quindi, che i giochi di imitazione sono più di semplici passatempi: sono finestre aperte su mondi fantastici che aspettano solo di essere esplorati. Resta solo da scegliere la prossima avventura e, come dice Peter Pan, il bambino più famoso di sempre… “Solo chi sogna può volare!”✨

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