Ma dove hai lasciato i pedali? A casa, insieme alle rotelle!

Ma dove hai lasciato i pedali? A casa, insieme alle rotelle!

Eh sì, se qualcuno ironizza sulla bici senza pedali di vostro figlio, sarebbe carino far notare che, oltre ai pedali, alla bici mancano anche le rotelle. E’ questo che dovrebbe saltare di più all’occhio!

Le bici senza pedali sono nate e si sono diffuse agli inizi degli anni ‘90 in Germania, dove tutti i bambini ne posseggono una, motivo per cui i produttori sono soprattutto tedeschi.
Ma le laufrad (come vengono definite) si stanno facendo strada anche da noi. E c’è da scommettere che nel giro di qualche anno diventeranno sempre più un “must have” (ossia un oggetto da avere). Sì, perché questo tipo di bici ha tanti pregi.

Ma come funzionano queste biciclette senza rotelle né pedali? Una spinta e via, si parte.
Di fatto all’inizio i bambini non devono fare altro che camminare, tenendosi al manubrio, poi appena prendono confidenza eccoli galoppare in sella alla loro bicicletta fino a quando li vediamo sollevare per la prima volta entrambi i piedini e zigzagare alla ricerca dell’equilibrio!
Da quel momento, inizia per loro la sperimentazione e il vero divertimento: le prime corse e i tratti in equilibrio sempre più lunghi, le piccole discese da affrontare, i gradini da superare, le prime frenate con entrambi i piedi e poi le sgommate!

Non esiste un’età vera e propria di “iniziazione”. Il presupposto è che non appena da seduti sul sellino toccano terra con l’intero piede, i bambini possono fare i primi tentativi. Solitamente da 2 a 5 anni: diciamo che a partire dai 90 cm di altezza e fino a circa 5 anni i piccoli possono mettersi alla prova. Dopo diventa tutto più complicato perché, di solito, hanno superato la dimensione ideale per la bici senza pedali. Eppure sono molti quelli che continuano a utilizzarla con piacere.

Eh sì, le bici senza pedali aiutano i bambini a muovere i primi prudenti passi nella mobilità indipendente. Inoltre occorre considerare che la bici senza pedali consente di imparare subito a mantenersi in equilibrio, così in fretta che il passo successivo diventa la bici dei grandi, saltando senza problemi la fase delle rotelle.

Senza citare poi i notevoli vantaggi, in termini di sicurezza. Il bambino impara con i suoi ritmi e progressivamente: all’inizio cammina e basta, poi corre, quando si sente sicuro alza i piedi e ad ogni ostacolo o senso di pericolo gli basterà metterli giù per fermarsi e ritrovare la stabilità. Con le rotelle – o con i tricicli – spesso i bambini cominciano a pedalare come matti e poi cadono alla prima curva.

Da un punto di vista psicomotorio, come per tutti i giochi che coinvolgono l’equilibrio, il bambino incrementa la fiducia in sè stesso e l’autostima.
Farà tantissima attività fisica dal momento che questo tipo di bici non ha nemmeno i freni: per cui i bambini diventano bravissimi sia ad accelerare che a frenare quando ce n’è bisogno, acquisendo una completa comprensione della forza del movimento e dell’equilibrio.

A guardarle da vicino, dunque, c’è davvero di che innamorarsi!

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