Mamma ho perso il doudou!

Mamma ho perso il doudou!

A chi non è mai capitato di sentire quell’irrefrenabile battito cardiaco, misto a paura, terrore, panico di aver perso il doudou??? Il suo doudou??? Beh chi lo ha, sa cosa significherebbe! Ancora mi ricordo il batticuore di quando abbiamo smarrito Teddy (il cencetto di mio figlio) al supermercato ma ricordo ancora più nitidamente la gioia nel vederlo appoggiato al banco delle informazioni!!!

Il doudou è quel simpatico cencetto che da qualche anno sta diventando sempre più popolare fra i giochi per la prima infanzia: lui è il tenero peluche a cui si affidano mamma e papà per coccolare i loro piccoli nei momenti di relax e nanna. Una sorta di sostituto peloso a cui possono attaccarsi i piccolini quando i genitori non ci sono: per molti ha un vero e proprio effetto calmante. Tanto che l’uso viene caldamente incoraggiato dalle ostetriche e all’interno degli ospedali. Sebbene qualsiasi oggetto possa diventare facilmente un doudou, tradizionalmente questi sono realizzati in materiali naturali e hanno un corpo centrale che ricorda una piccola copertina, da cui spunta una testolina in stoffa priva di occhi, bocca e parti in plastica per tutelare la sicurezza del piccolo, ma anche per stimolare la sua fantasia e immaginazione.
In Francia (il nome, infatti, è francese) questa è un’usanza consolidata e tutti i neonati possiedono alla loro nascita un doudou che rappresenta per loro il legame con la famiglia, il nido, la casa.
Non un semplice giocattolo ma lo strumento attraverso il quale accogliere e proteggere il bimbo dopo la separazione dal grembo materno (la funzione del doudou dovrebbe, poi, proseguire anche dopo quando il bambino inizia a frequentare il nido o, comunque, al primo vero distacco dalla mamma quando questa torna a lavorare). Infatti, il legame che si crea fra piccolo e peluche è veramente forte: un affetto profondo lega il bambino a colui che lo conforta, lo “protegge” e gli tiene compagnia durante le sue giornate. Gli esperti lo classificano come un oggetto transazionale (la classica copertina di Linus, per intenderci) da regalare al bebè dopo che la futura mamma lo ha tenuto con sé durante la gravidanza e impregnato con il suo odore
. Ecco perché perderlo potrebbe diventare un problema! Per fortuna però ci sono aziende all’avanguardia da questo punto di vista: se per caso girovagando per il mondo lo perdete, loro ve lo rispediscono. Tengono una sorta di banca dati dei doudou venduti, un magazzino con uno stock di teneri cencetti pronti ad entrare in campo quando c’è bisogno di una sostituzione. Anche alcuni negozi si sono attrezzati con un servizio speciale: l’SOS DOUDOU. Al momento dell’acquisto prendono nota di modello, colore, marchio nel loro “registro doudou”… e in caso di danneggiamento/smarrimento vi aiutano a recuperarne uno identico! Tutta un’altra cosa: goderselo in giro senza ansie!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *